MA È DAVVERO NECESSARIO TUTTO QUESTO GLUTEN FREE?
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Entrando in un supermercato per fare la spesa possiamo ormai notare che i prodotti sugli scaffali
sono differenti rispetto a 10 anni fa. Vi è infatti un incremento di prodotti senza glutine.
Per evitare che si pensi che il glutine sia un nemico della sana alimentazione, facciamo un po’ di
chiarezza su cosa sono la celiachia, la gluten sensitivity o sensibilità al glutine e i prodotti senza
glutine.
Che cos’è la celiachia?
La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine e può essere considerata un’anormale
risposta del nostro sistema immunitario, come conseguenza dell’ingestione di glutine in soggetti
che non sono geneticamente predisposti. La risposta del corpo causa un’alterazione della mucosa
intestinale con conseguente malassorbimento dell’alimento ingerito.
La sintomatologia è molto varia: si possono avere i classici disturbi gastrointestinali quali vomito,
diarrea e nausea, oppure si manifesta in carenza di ferro, stanchezza cronica, dermatite atopica.
La diagnosi definitiva si ha tramite biopsia intestinale, e non con un test commerciale delle
intolleranze.
Attualmente l’unica terapia possibile per il soggetto celiaco è la dieta priva di glutine.
Differente è la gluten sensitivity, che può presentare una sintomatologia simile alla celiachia ma
senza la risposta del nostro sistema immunitario. Solitamente questa intolleranza è transitoria e si
risolve con un periodo di dieta senza glutine. Al termine del periodo di “disintossicazione” il glutine
può essere reintrodotto in maniera graduale.
Cosa propone l’industria dei prodotti senza glutine?
Solitamente i prodotti in commercio sono alimenti con farina privata del glutine, elemento che
però risulta quasi indispensabile nei lievitati per garantirne la sofficità. Il rischio è quindi di
consumare alimenti senza glutine ma ricchi in grassi per migliorarne il gusto. È sempre bene, per
tutti i prodotti che si acquistano, leggere l’etichetta.
Inoltre il consiglio è quello di consumare cereali e simil cereali naturalmente privi di glutine, quali
mais, quinoa, miglio, grano saraceno, riso, amaranto e manioca. Questi cereali si possono
associare a tutti gli alimenti che non contengono glutine, come carne, pesce, uova, frutta e
verdura.
È importante sottolineare che in un soggetto senza tali intolleranze o senza altre patologie che
richiedono l’esclusione completa di glutine non è necessario e nemmeno utile seguire una dieta
priva di tutti gli alimenti che lo contengono.
Dott.ssa Jessica Cecconi
Via F.lli Russi 1, Trecate
http://nutrizionistacecconi.it/
cecconijessica.nutrizione@gmail.com
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